19.10.2015: Un rapporto realizzato da un gruppo di ricercatori del Consiglio Nazionale Delle Ricerche (CNR) esalta il ruolo del fotovoltaico nel mix elettrico del nosto paese. Il rapporto, che analizza andamento dei prezzi, evoluzione della tecnologia, consumi, opportunità aperte dall’auto elettrica, barriere da superare, stato condotto da condotto ricercatori dell’Istituto di biometeorologia (Ibimet-Cnr) e dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn-Cnr) del Consiglio nazionale delle ricerche ed è stato pubblicato da Energy Science & Engineering. “I vantaggi e i costi della tecnologia, evidenzia lo studio, sono chiari: l’elettricità fotovoltaica è venduta a prezzi inferiori a quella da fonti convenzionali, anche senza incentivazioni e non soltanto nei Paesi più soleggiati, ma persino in Francia che è il Paese con la maggiore penetrazione del nucleare a livello globale.La disponibilità crescente di elettricità ottenuta dalla luce solare durante le ore di punta ha fatto crollare il prezzo del kWh nei Paesi più solarizzati come Germania (dai 51 Euro/MWh del 2006 a 33 Euro/MWh del 2014) e Italia (dai 75 euro/MWh del 2006 ai 52 Euro/MWh del 2014), in cui la componente dovuta alla generazione fotovoltaica ha pesato molto più della crisi della domanda”, sostiene Mario Pagliaro dell’Ismn-Cnr di Palermo. “Ed è stata l’Italia, attraverso l’impianto installato nel 1984 nell’isola di Vulcano, a mostrare al mondo come la tecnologia fotovoltaica per generazione elettrica fosse affidabile e robusta, con un modesto 6% di perdita di produzione registrato in oltre 30 anni di funzionamento”.