AEEGSI: pubblicati orientamenti su riforma oneri di sistema per utenze non domestiche

30.5.2016: L’Autorità per l’Energia (AEEGSI) ha pubblicato sul sito un documento di consultazione che contiene i suo orientamento sulla riforma delle componenti tariffarie a copertura degli oneri di sistema (attualmente calcolati sulla componente energia) per gli utenti non domestici, in attuazione del decreto «milleproroghe» convertito nella legge 21/2016.
La legge indica – spiegano dall’Autorità – che la struttura tariffaria degli oneri generali deve tendere a uniformarsi ai criteri utilizzati per le tariffe di rete. Le tariffe dei servizi di rete sono attualmente articolate secondo una struttura trinomia che comprende tre componenti: una componente fissa espressa in centesimi di euro/punto di prelievo/anno; una componente risultato del prodotto tra un’aliquota unitaria espressa in centesimi di euro/kW/anno e la potenza impegnata; una componente risultato del prodotto tra un’aliquota unitaria espressa in centesimi di euro/kWh e l’energia prelevata.
Tre le ipotesi considerate dall’Autorità:

1 – trinomia di rete: la nuova struttura tariffaria è pienamente riflessiva della struttura tariffaria applicata ai servizi di rete. In particolare, si prevede l’introduzione di un coefficiente moltiplicativo (KOG), che viene applicato alla spesa totale per servizi di rete per ciascun cliente per determinare la spesa totale per oneri generali dello stesso cliente. Tale coefficiente per l’anno 2016 assumerebbe valore pari a 2,91.

2 – mista: si prevede di considerare una combinazione lineare tra l’ipotesi A e un onere distribuito in modo indifferenziato per kWh prelevato e uniforme tra tutte le tipologie di clienti non domestici (flat uniforme). Tre le opzioni:
{Opzione B1} = 0,75 * {Ipotesi A} + 0,25 * {Ipotesi “flat uniforme”}
{Opzione B2} = 0,50 * {Ipotesi A} + 0,50 * {Ipotesi “flat uniforme”}
{Opzione B3} = 0,25 * {Ipotesi A} + 0,75 * {Ipotesi “flat uniforme”}

3 – split: la nuova struttura tariffaria sempre trinomia e parzialmente riflessiva, ma a differenza delle ipotesi A e B prevede strutture differenziate per gli oneri derivanti degli incentivi alle fonti rinnovabili e gli altri oneri. In particolare l’ipotesi C è costruita applicando la struttura dell’opzione B3 agli oneri per il finanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili e la struttura dell’opzione A agli altri oneri.

Secondo le prime stime d’impatto, la tariffa trinomia pare provocare un aumento degli oneri per le utenze non domestiche in bassa tensione e in media tensione con potenza impegnata di 50 chilowatt e un consumo di 120.000 chilowattora all’anno.
Eventuali osservazioni al documento possono essere inoltrate all’Autorità entro il 24 giugno.

www.autorita.energia.it/

www.autorita.energia.it/it/schedetecniche/16/255-16st.htm

Commenti chiusi