28.06.2016: L’Autorità per l’energia, che proprio in queste settimane ha pubblicato una proposta di riforma della disciplina degli sbilanciamenti, ha deciso di avviare un procedimento per «combattere strategie di programmazione non coerenti con i principi di diligenza, prudenza, perizia e previdenza nell’ambito del servizio di dispacciamento», riservandosi di adottare provvedimenti sanzionatori. Il provvedimento risponde di fatto alla denuncia, mossa nelle ultime settimane tra gli altri anche da esponenti politici, di un aumento sensibile (300 milioni di euro in aprile) dei costi per i servizi di dispacciamento. L’Autorità ha già accertato l’adozione di strategie non coerenti da parte di gestori di fonti rinnovabili non programmabili, strategie che «hanno consentito di conseguire un beneficio economico con impatto sui meccanismi di formazione del prezzo sui mercati dell’energia e sugli oneri di dispacciamento a carico del sistema elettrico e, quindi, della generalità dei clienti finali». Inoltre l’Autorità ha rilevato come negli ultimi mesi alcune unità di produzione abilitate alla presentazione di offerte sul MSD hanno registrato un programma di immissione in esito al mercato infragiornaliero pari a zero, e che «tale effetto è da ascrivere, in parte, alla riduzione dei prezzi che si è registrata sui mercati dell’energia che hanno messo fuori mercato alcune di queste unità e, in parte, al fatto che i relativi utenti del dispacciamento sembrano aver adottato sui mercati sopracitati una strategia di trattenimento fisico (assenza di offerte) o economico (offerte a prezzi superiori a quelli di mercato)».
Terna ha dovuto di conseguenza disporre l’avviamento di quelle unità di produzione sul MSD, accettando offerte di minimo alte e determinando l’aumento della spesa. Inoltre l’accettazione sistematica delle offerte di minimo ha reso maggiormente prevedibile il segno di sbilanciamento; ciò ha favorito l’adozione da parte degli utenti del dispacciamento titolari di unità di consumo e di unità di produzione alimentate da fonti rinnovabili non programmabili di strategie di programmazione non coerenti, amplificando gli effetti negativi. L’Autorità procederà a contattare i soggetti (il cui elenco non è stato pubblicato), cui è stata notificata la delibera.