4.02.2016: In una circolare pubblicata sul proprio sito Internet, l’Agenzia delle entrate ha fornito una serie di chiarimenti in merito alle nuove metodologie operative adottate per l’identificazione e caratterizzazione degli immobili nel sistema informativo catastale. Nella circolare l’Agenzia ha specificato che «non sono più oggetto di stimale caldaie, le camere di combustione, le turbine, le pompe, i generatori di vapore a recupero, gli alternatori, i condensatori, i compressori, le valvole, i silenziatori e i sistemi di regolazionedei fluidi in genere, i trasformatori e gli impianti di sezionamento, i catalizzatorie i captatori di polveri, gli aerogeneratori (rotori e navicelle), gli inverterei pannelli fotovoltaici, ad eccezione, come detto, di quelli integrati nella strutturae costituenti copertura o pareti di costruzioni». Restano dunque inclusi nella stima catastale gli impianti fotovoltaici su tetto che «costituiscono struttura di copertura o di chiusura verticale delle costruzioni, come quelli integrati architettonicamente». Ciò significa che i proprietari di centrali fotovoltaiche pagheranno un IMU consistentemente più basso a partire da quest’anno.