11.03.2014: Complice un calo della richiesta di energia elettrica in Italia, a febbraio l’apporto degli impianti fotovoltaici al fabbisogno nazionale è salito al 4,77 per cento (rispetto al 2,90 del mese precedente) e, nel calcolo sui dodici mesi passati, per la prima volta ha superato la soglia del 7 per cento. A febbraio, secondo i dati provvisori del Rapporto Mensile pubblicato da Terna Spa, gli impianti fotovoltaici in Italia hanno infatti prodotto 1.187 gigawattora di energia elettrica a fronte di una richiesta pari a 24.890 gigawattora. Nell’arco dei dodici mesi precedenti, il fotovoltaico italiano ha prodotto il nuovo record di 22.002 gigawattora. Nello stesso periodo le fonti rinnovabili hanno contribuito con il 31 per cento (13,5 per cento escludendo l’idroelettrico) al fabbisogno di 313.570 gigawattora, col settore termoelettrico sceso sotto al 57 per cento. Sebbene queste statistiche riguardo alla produzione da fonte fotovoltaica vengano fornite da Terna all’interno di ogni Rapporto Mensile, non altrettanto si può dire per ciò che riguarda la potenza fotovoltaica installata in Italia, per la quale è ormai pressoché impossibile avere cifre esatte dalla scorsa estate, da quando, cioè, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha smesso di aggiornare il contatore fotovoltaico e di fornire dati aggiornati sul nuovo installato, sia a livello mensile che trimestrale. Sebbene sia il GSE, che gestisce anche il sistema dello scambio sul posto, sia Terna, che amministra l’anagrafe Gaudì alla quale devono iscriversi tutti i produttori, abbiano a disposizione le cifre esatte, non le rivelano e di conseguenza la trasparenza sul dato italiano è calata dai primi posti agli ultimi, dietro a paesi noti per la scarsa propensione alla comunicazione. Non è chiaro, inoltre, se gli stessi dati di Terna sulla produzione da fonte fotovoltaica si basino su misurazioni o proiezioni e se includano anche gli impianti fotovoltaici installati al di fuori del Conto Energia.